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BERGAMO HISTORIC GRAN PRIX – IL FASCINO DELLA “MAGGIORATA”

30/05/2023

Il pubblico davvero record che, nonostante l’intermezzo di uno scroscio di pioggia, ha fatto da cornice al “Circuito delle Mura”, riversandosi in mattinata e nell’intervallo tra le manche lungo Viale e Largo Colleaperto per ammirare i tanti gioielli a quattro e due ruote presenti, hanno decretato il successo della 16.ma edizione del Bergamo Historic Gran Prix, svoltosi domenica 28 maggio in Città Alta.

Come previsto, tra le novità di questa edizione che hanno calamitato l’attenzione del pubblico, la partenza tipo Le Mans “old style”, con i piloti allineati sul lato sinistro del traccio che ad un cenno del Direttore di manche sono scattati a piedi verso le auto schierate sul lato opposto del Viale Colle Aperto, delle manche riservate alle Sport/GTS. La spettacolare partenza, voluta per celebrare il centenario della classica di durata francese.

Ma questa non è stata certamente l’unica attrazione per il folto pubblico. Innanzitutto, a calamitare l’attenzione del folto pubblico assiepato lungo i 2.980 metri del “Circuito delle Mura”, definito “sublime” dal mitico Tazio Nuvolari che nel 1935 vinse con L’Alfa Romeo P3 l’unica edizione del gran premio bergamasco, sono state le protagoniste, a quattro e due ruote. Ben 69 le vetture presenti, suddivise nelle categorie Anteguerra-Monoposto (20) e GTS (49), tra cui autentici “pezzi rari” e vetture con un prestigioso pedigree sportivo, e 48 moto storiche GP e Sport.

Al volante di una Alfa Romeo GT Junior del 1969, non si è risparmiato uno degli ospiti d’onore della manifestazione: l’ex campione di F. 1 e pilota ufficiale della casa milanese Bruno Giacomelli, ormai un habitué a Bergamo. 

Tra le vetture più ammirate dagli appassionati, la GTAm Gruppo 2 Alfa Delta reduce dal 3° posto assoluto nella prova d’apertura dell’Alfa Revival Cup al Mugello. La vettura è stata meta di un autentico pellegrinaggio da parte dei tifosi, che l’hanno letteralmente accerchiata a più riprese non appena Roberto Restelli apriva il cofano svelando il bialbero “testa stretta”. Eugenio Mosca e Roberto Restelli si sono divisi il volante della “maggiorata” nelle due manche, con il titolare Alfa Delta che ha approfittato del sedile destro montato appositamente per far provare alla moglie Marta l’ebbrezza di alcuni giri sul circuito cittadino bergamasco.